Un terremoto di magnitudo 6.2 ha colpito il Centro Italia uccidendo quasi 300 persone. Molte altre sono rimaste sepolte sotto le macerie. E mentre il terremoto colpisce il Centro Italia, bugie e bufale che fanno infuriare lo accompagnano.

Le scosse sono cominciate subito dopo le 3,30 del mattino a pochi passi da Norcia.
Quasi 300 persone sono le vittime ufficiali del disastro. Tra le città maggiormente colpite, Amatrice e Accumoli.
Il terremoto è stato piuttosto superficiale; il suo epicentro è stato registrato a meno di 3 km di profondità. Le prime stime annunciano una potenza distruttiva estesa e causa di molte vittime.

Immagini scattate ad Amatrice mostrano edifici interamente devastati, con muri interi collassati dalle scosse.
Purtroppo, la tragedia naturale che ha colpito la penisola – e le infinite leggerezze edili e burocratiche che hanno aggravato una situazione di per sé disastrosa – non sono state abbastanza per alcuni commentatori dell’accaduto.
Ancora una volta, una incredibile disinformazione regna sovrana sull’argomento. Social network e mass media diventano fonte germinale di ignoranza e opportunismo politico in alcuni casi. Diverse bufale e bugie popolano a tutt’oggi il web e la televisione.
Sembra dunque opportuno fare un po’ di chiarezza su luoghi comuni e notizie circolate in questi giorni.
“Le trivellazioni contribuiscono a provocare i terremoti” (argomento utilizzato precedentemente durante il terremoto in Emilia nel 2012).
Non esistono supporti scientifici a sostegno della tesi che collega eventi sismici allo sfruttamento delle risorse sotterranee. L’uomo è capace di incredibili effetti sull’ambiente – spesso nefasti purtroppo – ma, ad oggi, l’essere umano non è ancora capace di influenzare il movimento delle placche tettoniche, causa reale dei terremoti.
“L’ammontare dei risarcimenti varia in base alla magnitudo del terremoto”
Niente di più errato. L’elemento discriminatorio non è il livello di magnitudo del terremoto ma i danni effettivi causati a cose e persone. Il motivo per cui il livello di magnitudo comunicato da notiziari e giornalisti varia di punteggio non è dunque una misura preventiva da parte dello Stato. Solo tanta, tanta confusione e disinformazione.
“Destiniamo il jackpot del Superenalotto alle vittime del terremoto”.
La proposta è stata lanciata dall’onorevole Meloni di Fratelli d’Italia. Nonostante abbia ricevuto largo consenso, l’iniziativa è piuttosto bislacca e ricorda il detto “farsi i conti senza l’oste”. Si perché il Superenalotto è un concorso gestito da privati – Sisal srl. Forse sarebbe stato più attuabile per la Meloni proporre di devolvere le casse del partito alle vittime. Forse fin troppo attuabile.
“I terremotati stanno nelle tendopoli; gli immigrati se la spassano in hotel di lusso”
Questa è probabilmente la diceria più diffusa e pressapochista degli ultimi giorni. Di certo comoda per i partiti anti-immigrati, questa propaganda – se pure non del tutto falsa – sminuisce di molto il sistema complesso e articolato di gestione dei centri di accoglienza italiani. Le strutture si articolano come segue: CPSA (Centri di primo soccorso e accoglienza), CDA (Centri di accoglienza), CARA (centri di accoglienza per richiedenti asilo), CIE (Centri di identificazione ed espulsione). Bisogna ricordare che i numeri della migrazione aprono uno scenario di “svuotamento” del continente africano, emergenza piena di contraddizioni e di difficile soluzione. Quello che senz’altro non serve è spargere ulteriore disinformazione e antagonismo in una situazione già di per sé pronta a esplodere.
“Putin invia 10,000 uomini per il terremoto in Italia”
Qualcuno potrebbe spiegarmi questo inveterato amore per il premier russo? Cosi’ come molti altri capi di Stato stranieri, anche Putin ha offerto supporto al nostro Paese. Ma 10,000 russi pronti a sbarcare sulla penisola? Uno scenario da invasione militare assolutamente irreale.
Una delle più sgradevoli – e infelici – affermazioni che lo schermo ci ha regalato è stata senz’altro quella di Bruno Vespa durante la puntata di Porta a Porta del 24 Agosto. Nello specifico, uno scambio con il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio ha visto Vespa protagonista di affermazioni pesanti, dette con troppa leggerezza. “‘Questa sarebbe una bella botta di ripresa per l’economia perché pensi l’edilizia che cosa non potrebbe fare”. “Darà lavoro a un sacco di gente”. “Adesso L’Aquila è il più grande cantiere d’Europa e anche l’Emilia è un grandissimo cantiere in crescita, farà Pil”.
Senza voler mettere in dubbio la buon fede di Vespa, queste sono senz’altro considerazioni che poteva benissimo risparmiarci. A noi, ma soprattutto a chi ha sofferto e ancora soffre queste pesanti tragedie.