Una delle spaventose teorie catastrofiste sulla fine della vita sulla Terra riguarda il magnetismo terrestre e la possibilità che i poli magnetici del nostro pianeta s’invertano causando l’estinzione delle forme di vita che lo abitano.

Mentre i ricercatori sostengono che una tale devastazione sia improbabile, la maggior parte di loro concorda sul fatto che i poli magnetici si stiano effettivamente riallineando su nuovi assi…. o per lo meno questo è ciò che sperano.
Studi recenti dell’Agenzia Spaziale Europea sostengono che il campo magnetico terrestre si stia indebolendo ad una velocità che alcuni considerano allarmante.

Nuove misure stimano il grado di decadimento del campo magnetico intorno al 5% per anno, 10 volte più rapidamente di quanto si fosse mai stimato prima. Inoltre, tale decadimento non è uniforme e vede alcune zone maggiormente colpite contro altre in cui il magnetismo si rinforza.
Nonostante ciò, i ricercatori che si occupano di magnetismo terrestre non sono affatto preoccupati. Sostengono infatti che i recenti dati raccolti sono soltanto una prova del fatto che i poli terrestri si stanno preparando a capovolgersi.

L’ultima volta che ciò accadde l’umanità si trovava ancora all’era della pietra e purtroppo nessuno dei nostri antenati ha avuto l’ardire di lasciarci una nota a riguardo in qualche caverna.
I ricercatori, comunque, concordano sul fatto che tale evento non causerà nessuna anomalia né danno. Ci costringerà soltanto a rivedere le bussole.
A ben guardare il bicchiere mezzo pieno, direi che abbiamo un buon 50% di probabilità di sopravvivere all’inversione magnetica dei poli nei prossimi anni. Speriamo di non ritrovarci nella parte mezza vuota del bicchiere.